La triste storia di Giovanna di Trastamara “La pazza”, ma lo era davvero?



“Giovanna la pazza, una regina ribelle nella Spagna dell’Inquisizione” è un libro scritto da Edgarda Ferri, scrittrice e giornalista che, dopo aver vinto nel 1988 il premio “Walter Tobagi” e la medaglia d’oro  del premio letterario “Maria Cristina” grazie al libro “Il perdono e la memoria”, negli anni Novanta inizia la pubblicazione di diverse biografie tra cui quella di Giovanna la pazza. Giovanna di  Trastamara nacque a Toledo il 6 novembre 1479, terza figlia dei cattolicissimi  Ferdinando D’Aragona e Isabella di Castiglia. Fin da bambina fu solitaria, infelice e durante il periodo dell’adolescenza divenne ribelle con dei grossi conflitti con la madre di cui temeva il giudizio. Nel 1496 venne data in sposa a Filippo d’Asburgo, detto “il bello”. Questa sarà una delle unioni meglio riuscite  nella storia Europea ma per Giovanna questo matrimonio porterà alla sua fine. Sicuramente la ragazza si innamorò subito di suo marito, con cui ebbe sei figli, lui molto probabilmente no, anzi, il bello la tradì con diverse donne e questo porterà a peggiorare la salute fisica e mentale di sua moglie. I continui tradimenti del marito porteranno la donna a soffrire di anoressia e bulimia e ad avere crisi isteriche con continui litigi, in privato e in pubblico con Filippo che reagirà sempre con indifferenza rinchiudendola nelle sue stanze e molto spesso alzando anche le mani su di lei. Tutto ciò porterà a far si che a Giovanna verrà dato l’appellativo di “pazza” e non verrà mai accettata a corte per il suo atteggiamento che peggiorava anche a causa di Isabella che, nonostante fosse lontana la rimproverava accusando Giovanna di avere dei comportamenti trasgressivi quando semplicemente la giovane a Bruxelles, dove risiedeva, si sentiva più libera rispetto alla corte austera spagnolaNel frattempo la madre, malata di cancro all’utero scrisse il suo testamento designando come successore Giovanna e ovviamente questo non piacque né a suo padre, né a suo marito che cercarono in tutti i modi di togliergli il trono approfittando della sua presunta demenza. Nel 1504 morì sua madre e nel 1506 il suo amato Filippo peggiorando lo stato di Giovanna e portando Ferdinando ad approfittare della cosa rinchiudendo sua figlia nella fortezza di Tordesillas  in cui rimarrà per tutta la vita dove gli verranno inflitte umiliazioni e violenze rafforzate dal rifiuto della donna di confessarsi. Ciò veniva considerato inaccettabile da suo figlio Carlo V che nel frattempo era stato incoronato sovrano nel 1516. Morì nel 1555, mantenendo sempre la sua fermezza, rifiutando per l’ennesima volta la confessione. Molto probabilmente Giovanna fu una donna vittima del suo tempo, la volevano far credere pazza per trarne privilegi ma era una donna colta, intelligente, ribelle e se fosse nata nella nostra epoca sarebbe stata vista come una donna innamorata di suo marito che pretendeva altrettanto amore, rispetto e fedeltà.  Credo che questo sia un libro molto valido, traccia perfettamente il profilo psicologico di Giovanna, una figura storica di cui non si parla molto ahimè. Se non lo sapevate esiste anche un film su di lei dal titolo "Giovanna la pazza" uscito nel 2001 anche se non ve lo consiglio perché secondo me si concentra solo sul "pazzo" amore di Giovanna e non su tutta la vicenda in generale. Con questo concludo le mie riflessioni, a presto. 💓

   (Vi lascio qui la copertina del libro)


Commenti

  1. Molto interessante ed attuale, la parità di genere è ancora lontana...

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