Caterina D'Aragona

                                                                   

  “Caterina D’Aragona” è un romanzo scritto da Alison Weir, scrittrice inglese di saggi e romanzi storici che trattano storie dei sovrani britannici. Tra i tanti possiamo ricordare quello su “Elizabeth I”, “Eleonora d’Aquitania” e le vicende sulle sei moglie di Enrico VIII tra le quali c’è proprio la protagonista di questo romanzo. Caterina nacque a Alcala de Henares nel 1485, quinta figlia dei sovrani Isabella di Castiglia e Ferdinando D’Aragona e sorella minore di Giovanna di Trastamara detta “la pazza”. Di bassa statura, capelli biondi tendenti al rosso, occhi azzurri, fin da bambina a Caterina verrà impartita un’educazione religiosa che la porterà ad essere una delle sovrane più religiose della storia. In tenera età verrà promessa sposa ad Arturo principe del Galles, figlio di Enrico VII con cui Caterina ha anche un legame di parentela da parte materna visto che la sua bisnonna, Caterina di Lancaster proveniva da una dinastia inglese e verrà scelto dai suoi genitori proprio il nome “Caterina” in onore di questa donna. Il 19 maggio 1499 Arturo e Caterina si sposeranno per procura incontrandosi solo il 4 novembre dopo che lo sposo compì 15 anni, età giusta per un matrimonio, nel frattempo tra i due iniziò una corrispondenza. Dopo essersi visti Caterina non fu molto contenta di Arturo che era stato descritto come un ragazzo forte e bello, al contrario era molto gracile e alla vista sembrava che non godesse di ottima salute, Arturo invece fu molto contento di avere al suo fianco una ragazza come lei. I due si sposarono ufficialmente il 14 novembre 1501 ed andarono a vivere a Ludlow dove nel 1502 entrambi si ammalarono di febbre miliare, Arturo morì, Caterina riuscì a sopravvivere. Ormai era vedova, nel frattempo sua madre era morta e sua sorella Giovanna, seppur instabile di mente avrebbe preso il posto di Isabella rendendo la condizione di Caterina molto precaria. La sua posizione peggiorava a causa di suo suocero che cercava a tutti i costi di far sì che la sua dote non venisse riconsegnata a Ferdinando e per via della difficile condizione economica in cui viveva la giovane costretta a provvedere a se stessa e alle sue dame che dovevano essere stipendiate. Enrico, per evitare complicazioni, decise di far sposare Caterina con suo figlio, il fratello minore di Arturo, Enrico VIII che la giovane considerava affascinante sia fisicamente, sia caratterialmente al contrario del suo ormai defunto marito. Suo suocero decise che il matrimonio ci sarebbe stato quando Enrico avrebbe raggiunto un’età consona e nel frattempo cercò di mettere in difficoltà Caterina attraverso il diritto canonico secondo il quale una donna non poteva sposare il fratello del suo sposo ma la giovane, che di certo non era ingenua sapeva bene che, sempre secondo il diritto, siccome il matrimonio con Arturo non fu mai consumato , l’unione sarebbe stata possibile. Enrico e Caterina convolarono a nozze l’11 giugno 1509, acclamati da una gran folla e il 23 vennero incoronati sovrani d’Inghilterra nell’Abbazia di Westminster.  Dal loro matrimonio nacquero sei figli ma solo una riuscì a sopravvivere, Maria la futura sovrana detta “la sanguinaria” e proprio perché la regina non riuscì a dargli l’erede maschio, Enrico decise di sbarazzarsi della moglie. Il tutto fu accentuato poiché nel 1525 il Re si innamorò di una delle dame di compagnia di Caterina, Anna Bolena, molto più giovane della regina che ormai era andata in menopausa non potendo così generare altri figli. Enrico decise di scrivere a papa Clemente VII per ottenere l’annullamento con la scusa che  non era riuscito ad avere eredi a causa del precedente matrimonio, considerato peccato da Dio e per questo decise di punire la loro unione. Sotto consiglio del pontefice, Enrico propose a sua moglie di ritirarsi in convento ottenendo così la rottura del legame ma Caterina si oppose fino alla fine. Nel 1533 il matrimonio fu considerato nullo e Caterina fu allontanata dalla corte, fu trasferita a Kimbolton mantenendo il titolo di “principessa vedova del Galles”, morì nel 1536 considerandosi sempre e solo l’unica legittima regina d’Inghilterra. Caterina fu una donna molto forte, intraprendente, innamorata di suo marito a cui era molto devota ma che era più interessato al potere piuttosto che a lei. Il tutto sembra così surreale se pensiamo a quanto amore provasse inizialmente per Caterina e quanto ci volle per far sì che il loro matrimonio venisse celebrato, sette lunghi anni. Enrico intanto si sposò con Anna da cui ebbe un’unica figlia la futura Elisabetta I e per questo motivo fu accusata tramite false accuse di tradimento e incesto e condannata a morte per decapitazione nel 1536. Il Re alla fine riuscì ad avere il suo tanto desiderato figlio maschio dalla terza moglie, Jane Seymour che però  morì molto giovane per via della sua salute cagionevole.  Spero che l'articolo vi sia piaciuto, a presto. 💓


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